mercoledì, marzo 31, 2010

non sto ferma quasi mai.

faccio, forco, disfo.
è fantastico!

domenica, marzo 28, 2010

Mi sento stanca, debole.
Non voglio farmi vedere così. non so nemmeno se dirlo, che sono stanca, o fare finta di essere una superdonna come al mio solito.

sono molto demoralizzata. e non so bene cosa fare: condurre la vita che vorrei è evidente che mi è precluso. non posso fare finta di non sentire la stanchezza: sui dolori posso passarci sopra, ignorarli, non pensarci. ma sul fatto di essere così senza forze, senza energie, non posso farci niente. devo cercare di reagire e di darmi energie, ma non riesco. oggi non riesco...

e mi faccio schifo. e ho paura, tanta, che il fatto di sentirmi così e di pesare in un certo modo su di lui sia ciò che non devo fare. ho paura di essere vista come un peso e non come una compagna. io... accidenti.

Ecco un'altra cosa da risolvere: il come comportarmi. il come sentirmi bene, serena. oggi mi sento uno schifo, dentro e fuori. e non so se far vedere al mondo questo mio stare male: se tenermelo dentro o esternarlo, buttarlo via...

venerdì, marzo 26, 2010

A me la democrazia m'ha rotto.

Voglio un despota illuminato che renda questo paese il paese dell'ammore che vince sull'odio. ahhahahahahahaha
Ho fatto un altro incubo dei miei.

Disastroso, teso. mi sono svegliata ansimante e dolorante.

Ho bisogno di una vacanza.
mi basterebbe sentirmi dire quelle due parole, con sentimento, per essere del tutto tranquilla.

ancora non c'è stato niente in questo senso, benchè mi chiami amore, benchè sento che quando c'è io per lui sono tutto. però... ho bisogno di sentirmelo dire.
sono una donna, sono romantica, sono innamorata. ma non voglio andare in menata per colpa di questo: rischierei di rovinare i momenti che passiamo assieme e di non godermeli a pieno.

per cui ancora una volta sarò penelope: aspetto.
di finire di tessere la tela, di disfarla, di aspettare che lui arrivi e si decida, una buona volta, a lasciarsi andare.

giovedì, marzo 25, 2010

E che dire d'altro: c'è solo una cosa che conta. l'amore.

martedì, marzo 23, 2010

Mi sento bene. tutto sommato.

Un'ora e venti di colloquio pagato -profumatamente- per vedere se riesco a salvarmi. E. mi ha scosso, di brutto.

Ribaltato, come un calzino sporco. E mi sento fragile, fatta di vetro. di nuovo.

Pomeriggio passato a fare volantinaggi, a regalare palloncini colorati ai bambini, a prendere il sole camminando. pomeriggio intenso. mi ci voleva.
E lui. Bellissimo. Con gli occhi cerchiati di oro dagli occhiali da sole, con il cielo blu e il rosso dei palloncini. e questo sentimento fortissimo che mi lega a lui e non me lo fa abbandonare mai. mai.

I suoi occhi. il suo naso.. la sua bocca! diamine, la sua bocca...
Il modo in cui guida. come si guarda attorno e come cammina. Io di fronte a tutto questo credo di poter franare...

Spero che questa volta in cui è tornato da me, sia davvero con me. per me. e che sia felice. di me, con me. le premesse ci sono: devo solo stare tranquilla! rilassata! ma non è facile: mi ritrovo come se fossi alle prime due settimane di appuntamenti con una persona sconosciuta. Mi sento persa. Ma felice. immensamente...

Serata lunedì...

Iniziamo verso le 18.30 con un aperitivo leggero e diverse risate tra me e Giulio, lo accompagno a casa e corro a fare Danza del Ventre. Dopo tre mesi, ho ricominciato! E sono felice. mi ricordo quasi tutto, ma ho le gambe che sembrano dei budini di gelatina.
Comunque sono tornata a casa felice, ho mangiato l'impepata di cozze che la mamma mi ha regalato come festeggiamento per la mia rinata vita e... ho visto tre puntate di Eleventh Hour.

Sì lo so, dovrei studiare e tutta quella roba lì. Però ultimamente sono stanca: di fare le stesse cose, di preparare libri su libri...
Oggi è martedì, e oggi pomeriggio sicuramente avrò del tempo in più per fare ciò che devo.

Intanto a mezzogiorno ho appuntamento -il primo- dalla psicoterapeuta che mi ha consigliato il dottore.

Spero che non mi faccia arrabbiare, se no è finita.

lunedì, marzo 22, 2010

Pensieri sparsi

Deliri onnipresenti di una giovane donzella senza peccato.

O che comunque il peccato l'ha smarrito.

Spero, promitto, iuro.

Le paranoie si stanno affievolendo... e con esse le crisi d'ansia.

Ora basta, devo mettermi a studiare.

domenica, marzo 21, 2010

Come vorrei potergli dare quella serenità che non ha.

E regalargli un raggio di sole: è ciò che gli manca. è perso dentro il buio, il suo buio. E non ne esce.

Troppo malessere che si porta dentro, tante tematiche che non ha affrontato e non vuole farlo.
Posso solo stargli vicino e parlargli. amarlo, tenerlo stretto a me e giurargli che tutto questo, a un certo punto, passerà: e ci riderà sopra.

Troppo dolore nei suoi occhi, troppo buio nella sua mente.

Io credo di essermi beccata di nuovo la cistite. che due coglioni! non è possibile che non riesco a stare tranquilla dieci giorni senza avere qualcosa che non va. ma cazzo!
sono diventata forte a sufficienza x affrontare quasi tutto. Che portento! :D

(il quasi lascia spazio a tante cose, ma non al mondo)

Mi abbandonerò con calma a ciò che sono, guardando una puntata in streaming di qualcosa.

E stringerò forte la scimmietta, per far finta che sia lui...

sabato, marzo 20, 2010

Riprendere.

Ri.

Generale, totale.
Essere me, amare me, gioire di me.
E com'è faticoso! Faticoso e bellissimo.

Ancora più bello è fare l'amore. cosa che ho finalmente riscoperto dopo mesi di sofferenze, ed è bellissimo. totale.

venerdì, marzo 19, 2010

sono troppo buona. tendo a vedere sempre solo il lato positivo delle persone: e rimango fregata.
capita.

Però è bello vedere che certe volte ciò che vedi è la realtà. e quindi io resto immobile, a guardare.

Osservando il mondo imparo tante cose. E ora mi posso guardare allo specchio senza odiarmi.
Sento di avere sciorinato quasi tutto. e di essere pronta: di nuovo.
E ho una paura fottuta.

Vaffanculo pure a lei. devo vivere, essere ME, la mia vita. ecchecazzo. devo crescere... e diventare adulta.

E' un post di self training, e devo avere coraggio!

GOGO VIOLA!

Testa fra le nuvole...

E gli occhi a cuore.

Ho molta voglia di lui. di abbracciarlo, baciarlo, sentirlo mio, anche per quei cinque minuti.

E perdermi nei suoi occhi castani, esplorare di nuovo la sua pelle.

Ho trovato un master in cinema per fare l'erasmus. ciò mi ha lanciato ancora di più. e spaventato.

Tanti troppi pensieri mi si affollano l'uno sull'altro in questo senso -è dolce stare in mare, quando sono gli altri a fare la direzione-, con una lieve paura di non ritrovarmi, di perdermi ancora di più.

E la sensazione di avere trovato qua in qualche modo una mia direzione, un mio essere che mi piace, e a cui non voglio rinunciare.
Si tratterebbe di partire per qualche mese, di vedere e imparare cose nuove. e poi di tornare a casa. arricchita, nuova. forse non è così male...

Devo avere coraggio, e tanta, tanta, forza.

giovedì, marzo 18, 2010

Direi che tutto il marasma riferito alla mia situazione sentimentale è... esaurito. Ora rimane solo viversi la felicità dei momenti assieme, di questo periodo di riscoperta dell'amore e di noi.

E' arrivato il momento di usare le mie energie per qualcos'altro. non vedo l'ora che mi contatti veronica per farmi sapere qualcosa del gruppo ape di vigevano, ne avevamo parlato prima del convegno del 12 marzo. Spero di riuscire a donare un briciolo di me in questa esperienza, e di riuscirci bene.

Erasmus o non erasmus? continuo a pensarci. e continuo a essere indecisa. Vedremo poi cosa mi riserverà il futuro.
Ora mando una mail alla responsabile e le chiedo cosa fare per l'università in tedesco. che ovviamente non so e non capisco nemmeno una parola, ma questo è assolutamente indifferente, no?

La vita mi ha rivoltato come un calzino sporco. ora è arrivato il momento di darsi da fare davvero. Basta menate, basta se, basta ma. Ci sono io, vivo io, amo io. e devo essere felice, sempre!

mercoledì, marzo 17, 2010

Felicità

Il riscoprirsi, il riamarsi.

Ieri sera c'era. Eccome.
Mi ha guardato, mi ha esplorato con le dita sulla pelle. mi ha amato... per la prima volta da? tanto.

E io ho fatto lo stesso. E sento dentro di me che ci stiamo riavvicinando moltissimo, che siamo ancora uniti, che ci piacciamo, e che ancora una volta, siamo noi.

Spero che duri il più a lungo possibile. Faccio ciò che posso per dargli tutto quanto.

Ieri gli ho detto le due parole. non riuscivo più a trattenermi, mi sembrava di esplodere. Sentivo questo sentimento forte salirmi fino alla gola, e non ce l'ho fatta.
E lui mi ha detto: "perchè piangi?"
: "perchè ho paura che tu non senta lo stesso per me. Perchè ho paura che tu scompaia di nuovo, e che tu ti spaventi da ciò che provo io".

Una volta arrivati a casa sua però... lo ho sentito. Ciò che prova lui. Ed è impaurito quanto me credo. Ma ciò che mi ha trasmesso coi gesti -a parole è sempre silenzioso- vale a me più di quanto potrebbe valere altro.

E stasera ci vediamo per un aperitivo... e ho tanta voglia di stringerlo forte.

martedì, marzo 16, 2010

Menate,

Devo piantarla. ecco.

Devo stare tranquilla, piaccio così come sono, non devo per forza rendermi interessante. ma sono così impaurita...

Ho combinato puttanate su puttanate, mi sembra di avere addosso una specie di maledizione che mi impedisce di essere accettata.
Possibile?

Intanto devo continuare con la mia vita, e mettermi sotto con lo studio. Go, go Viola.

Ho dolori molto forti in questi giorni. Complice l'attività sessuale ritornata e ritrovata, faccio molta fatica a muovermi. E a stare seduta. Mi sto chiedendo il perchè io non possa stare bene per più di due giorni di fila...
Non è molto giusto. nè corretto.

Vorrei poterci andare in erasmus. ma forse mi illudo di riuscirci.
Dove posso andare se non riesco nemmeno a camminare con la borsa dell'uni (e nemmeno strapiena) ?
Mi chiedo che ne sarà di me tra qualche anno. Forse riuscirò a diventare insegnante e a migliorare un pò questo mondo malato...

è uno dei miei sogni, ancora. Forse basterebbe rincorrere questo per sentirmi più serena. Direi di sì :)

Con Giulio sta andando molto bene direi, a parte le cagate che combino senza rendermene conto. inizio a pensare di vivere in un mondo tutto mio, dove ci sono solo io, io, io... devo piantarla.
E stare attenta. E tranquilla. E serena.
Si vede lontano un miglio che sono felice. Me lo dicono tutti :)))

lunedì, marzo 15, 2010

Questo periodaccio sta lentamente diradandosi.
Ricomincio a respirare, a sentirmi meglio.
Anche col raffreddore.

Uniche note negative sono i dolori soliti, il senso di stanchezza, e la percezione di avere a disposizione pochissimo tempo.
Oggi ho sentito poco dolore tutto sommato, ma non sono riuscita a muovermi per un pò, dopo.

E adesso mi riposo un pò. E mi coccolo nel letto caldo... pensando a Te.
Devo piantarla di farmi menate.
Il problema è che di solito ho ragione...

Però ora basta con "scusa", basta con " se ti va", basta con i forse e i ma, le preoccupazioni, basta.
Rischio di distruggere ciò che si è appena ricreato: è un bocciolo di fiore e va tenuto con la massima cura.
Va protetto, va tutelato, va amato. e voglio vivermelo, ed essere serena.

IL MODO IN CUI IO T’AMO

Non t’amo come se fossi rosa di sale, topazio

o freccia di garofani che propagano il fuoco:

t’amo come si amano certe cose oscure,

segretamente, entro l’ombra e l’anima.

T’amo come la pianta che non fiorisce e reca

dentro di sè, nascosta, la luce di quei fiori;

grazie al tuo amore vive oscuro nel mio corpo

il concentrato aroma che ascese dalla terra.

T’amo senza sapere come, nè quando nè da dove,

t’amo direttamente senza problemi nè orgoglio:

così ti amo perchè non so amare altrimenti

che così, in questo modo in cui non sono e non sei,

così vicino che la tua mano sul mio petto è mia,

così vicino che si chiudono i tuoi occhi col mio sonno.

P.Neruda

domenica, marzo 14, 2010

Zobo abbalada

Ho una voce nasale da far spavento, starnutisco in continuazione ogni due x tre, però sono indescrivibilmente, felice.

Ho girato per la piazza oggi a distribuire volantini, ho sciorinato tutte le mie paure, estirpandole fuori: ora sono serena.
E mi è bastato vederlo per quella mezz'ora e camminare mano nella mano per 5 minuti per sentirmi bene.
E i suoi baci leniscono qualsiasi cosa.
Mi curano!

Intanto è stata una giornata magnifica. intensa, viva. Perchè io vivo! e sono vera!
E... sono tanto, troppo felice.
Domani inizio a studiare Pascoli. è arrivato il momento... l'atroce momento.
Uff.

E a preparare istituzioni di regia... non che ci vorrà poi molto, è proprio un esamino: però mi assorbe, e ha la capacità di isolarmi dal resto del mondo.
Ho voglia di leggere qualcosa di tosto oggi.Forse rispulcio "cent'anni di solitudine". l'ho letto tanto troppo tempo fa per apprezzarlo, ora sono cresciuta e potrei amare anche Marquez.

"Lei gli domandò in quei giorni se era vero, come dicevano le canzoni, che l'amore poteva tutto. – È vero – le rispose lui – ma farai bene a non crederci."

E invece....!

... è tornato!
Da me!


Ed è felice, con me, di me.
E e io io sorrido. saltello, impaurita lo guardo e spero che non mi faccia più male. che rimanga con me, che mi ami, che.. ci sia. che mi cerchi, e che... gli faccia piacere stare con me.

Sono impaurita ma ho bisogno di averlo vicino.
E sono impaurita, ma lo amo.
E.
e
Sono felice. e saltello.

e ho paura. tanta. ma ogni suo bacio mi ricuce le ferite un pò di più.
E spero che non sia spaventato da come mi sento. e che... che...

Basta. mi tengo il resto per me...
V.

sabato, marzo 13, 2010

Yarrh

Ieri sera è andata bene... benissimo.
Però lui ha dei dubbi, ha una mente non lucida, anche se gli manco, anche se non riesce ad allontanarmi dalla sua vita.

Abbiamo anche fatto l'amore. ed è stato bellissimo. per mezz'ora era mio, e niente contava più.

per una notte l'ho avuto vicino, per una notte l'ho visto dormire, per una notte ho potuto sfiorarlo...

Però è confuso, ha la testa indecisa, ecc.
E io mi dico basta... troppo dolore, troppa indecisione, troppo tutto.

E non riesco a non pensare che siamo molto attratti l'uno dall'altra. e che in un modo o nell'altro, lui resterà sempre con me, dentro al mio cuore...

venerdì, marzo 12, 2010

Casa... Relax.

"La follia è una condizione umana. in noi la follia esiste ed è presente come lo è la ragione. il problema è che la società, per dirsi civile, dovrebbe accettare tanto la ragione quanto la follia, invece incarica una scienza, la psichiatria, per tradurre la follia in malattia allo scopo di eliminarla. Il manicomio ha qui la sua ragion d'essere che è poi quella di far diventare razionale l'irrazionale. quando qualcuno è folle ed entra in manicomio, smette di essere folle per trasformarsi in malato. diventa razionale in quanto malato"
Basaglia.

Mi riscopro, mi ritrovo. finalmente mi sento, di nuovo, me.
Dovevo provare tutto questo dolore, tutto questo distacco per riprendermi?
Probabilmente ha solo accellerato un processo già in atto. Sentivo in me risvegliarsi la vita, ma piano piano, con leggerezza. tutto questo marasma mi ha rimesso in gioco di forza.
Ora si tratta di capire cosa fare di me, di noi, di questa vita che stravolge, investe, calpesta, tutto.

Questo mondo è molto difficile ultimamente. Se penso a 40 anni fa: nel 1970, ancora in pieno movimento culturale e studentesco... era ancora vivo Montale, tanto per dirne una.
E il lavoro era difficile da trovare, ma c'era. bastava crederci, e arrivava.
Mamma ha trovato posto come insegnante perchè non sapeva cosa fare.. a pensarci mi sembra buffo.
Ora che tutti cercano disperatamente una dimensione dove essere e non la trovano, ora che tutti sono in crisi e scoraggiati.
E' qualcosa che ci prende da dentro e ci toglie la voglia di andare avanti: distruttivo, atroce, presentimento di inutilità e morte.
Ed è la cosa peggiore che può succedere ad un essere umano. perdere la speranza, di poter vedere un mondo migliore.
Noi giovani ci stiamo passando tutti. L'italia è un posto che assorbe. Tutti corrono, qua fa schifo perfino la terra che calpestiamo.
Gli insetti scompaiono a mucchi, è questione di tempo prima che le api se ne vadano definitivamente...

E non c'è niente da fare se non cercare di distruggerci il più possibile, per finire presto la vita.
Come sono pessimista oggi, ma è vero: siamo tutti scoraggiati.
Arriviamo ad un punto in cui ci scontriamo con i pensieri della nostra infanzia, i nostri sogni, e la dura e cruda realtà. Questo mondo può andare avanti benissimo senza di noi.

E per tanto, ognuno deve cercare dentro di sè un modo per andare avanti. un segno di paradiso dentro l'inferno della terra. Amo Calvino...

Sta per arrivare la mia stagione preferita: quella delle risaie specchio. Il cielo lombardo si duplica, diventando enorme... abissale, ma stupefacente.

Ora sono a casa, tra le mie cose, tra i miei ricordi. un tuffo al cuore quando ho visto l'orango, altri sulle foto, ancora altri sulle pareti, i poster, il pc, la mia vita.
La mia vita com'era e com'è ora.
I miei sogni com'erano e come sono adesso...

Questo status di indeterminatezza mi ha sbattuto e ribattuto in un mulinello. lo dico sempre, ma è una condizione strana, tra il dolore e la felicità del riscoprirsi, del riamarsi, che mi lascia stremata e senza forze.
E bastava così poco: un dubbio.
L'anelito della ragione, il problema principale di ogni essere vivente.
In noi niente è così chiaro come appare a prima vista. Siamo convinti di una cosa, poi d'un tratto, ci rendiamo conto che quello che avevamo creduto essere vero, è in realtà tutt'altro.
capita, le persone cambiano, i vestiti si logorano, si invecchia. Si migliora, ci si perde...

poi però, quando ci si riscopre, si capisce che tutto era lì, esattamente come lo avevi lasciato quando avevi smarrito la strada. si è sempre noi, con le nostre basi. arricchiti dal nostro passato, pronti per il futuro.

Riguardo a stasera, non so come vestirmi. davvero.
mezz'ora ancora di relax, poi apro l'armadio, e decido.


Paura!

E chi non ne avrebbe nella mia situazione.
Strizza, strizza, strizza, ma carica. Voglia di rincorrere i miei sogni, tempo per farlo. domani.

giovedì, marzo 11, 2010

Domani...

E' il grande giorno.

Sono emozionata, tesa, ma serena.
Qualunque cosa succederà, sarò sempre io. a vivere, a provare emozioni, io.

Spero di farcela. Vorrei tanto riuscire a salvarci. Devo vedere se l'altra parte è d'accordo o meno, certo... però mi aiuterà sicuramente, in un modo o nell'altro. E spero che, male che vada, riusciremo poi a guardarci negli occhi senza risentimenti o rancori sopiti...
Oggi sono molto stanca.

I dolorini sono tornati bloccandomi un paio di volte... li ho ignorati.

Lo spettacolo della natura ancora mi lascia senza parole. il vedere un airone che si invola è bello ed elegante.

Ho molte domande ma nessuna risposta... per ora.
Carico di emozioni troppo grande, troppo forte. Sto cercando ti tenermi a freno, e di non cadere giù.
La mia vita mi ha ribaltato davvero, strizzato e messo ad asciugare. ora sono pulita, linda e candida. devo solo aspettare che finisca di asciugare e poi indossare la maglia nuova di me.

Sono convinta che per quanto le persone possano cambiare di gusti e prospettive, alla fine, rimangono profondamente loro stesse.
A qualcuno può iniziare a piacere un alimento che prima non piaceva, ma le basi fondamentali su cui è cresciuto, sono sempre lì. ci si arricchisce di rami nuovi, nuovi getti di foglie, altri insecchiscono, ma alla fine, siamo sempre e solo noi.

Noi che non conosciamo mai noi stessi a fondo, che ci stupiamo sempre di come la vita ci cambi... sono una sognatrice, proiettata in un futuro incerto ma con tanti desideri da veder avverare.

Ora di muoversi e andare a prendere il bus, poi il treno, poi colazione a pv in un posto che so io. Buona giornata, Violabella.

mercoledì, marzo 10, 2010

speranza

Intanto leggo "La signora nel furgone".
Libercolo di 90 pagine o poco più. mi crogiolo in questa sensazione di finto benessere, dove tutto e tutti sembra che mi vogliano bene...

Stasera serata film non sarà forte e incantevole come invictus, ma magari mi distrae un pò lo stesso. e poi nanna, forte, fino a domani mattina alle 7, quando dovrò prepararmi per andare a pv sotto la neige.

Che faccio vado in erasmus o no? non sono convinta. Cioè, forse mi piacerebbe, ma non sono così lanciata da capire che è la strada giusta o no. Vorrei poter fare qualcosa QUA, in casa mia, senza andarmene. è così terribile?

So per certo che se faccio domanda vengo presa. media, esame di laurea, nessuna gente del mio corso che vuole andare. però però... accidenti. Sto ritrovando me, e mi sta drenando tutte le energie... ho paura di non farcela, di non trovarmi, di perdermi di nuovo. i cambiamenti così drastici non so se fanno x me del tutto.
Qua ho dei punti saldi, ho le mie sicurezze, e ho il mio mondo. Sarà piccolo, insignificante, ma è comunque un luogo valido dove stare.

E mamma mi ha preso un ciliegio. Che figata!!! non vedo l'ora di vederlo diventare rosa ad aprile tra qualche anno, e di perdermi nel ronzio delle api e nei suoi fiori.
La natura è la mia migliore amica in questo periodo... anche se mi ha lasciato un raffreddore mica da ridere, mi chiedo se l'abbia fatto apposta.
I dolorini continuano, complice la pessima alimentazione di questi giorni... e forse un pò troppe sigarette. giuro che da domani mi do una regolata... è arrivato il momento.

Bolla di Sapone è pressochè finita. chissà se piacerà... è talmente viva e mia, da lasciarmi in lacrime ogni volta che la prendo in mano.

Mi amo!
:3
Oggi ho camminato talmente tanto che mi è venuto mal di gambe.
Il freddo, il gelo di milano mi sono entrati nelle ossa di forza, e ora questa città la sento più mia.

Mi fa leggermente male il fianco sinistro, dannata endo, ti odio. o ti amo? o... non lo so.

I miei stati emotivi si fanno sempre più carichi di energia, in un verso o nell'altro.

Mi sono rifugiata in duomo... mi sono seduta e ho pregato. per mezz'ora, per la prima volta dopo 12 anni, ho chiesto aiuto a Dio.
Io, che non ci credevo più, io che non volevo saperne, io.
Possibile?
Che io mi sia persa così tanto in questo lungo anno di merda, da adombrarmi addirittura dentro la religione?
Che poi, la religione è veramente strana x me. non sono il tipo che ama queste cose, nè santini nè madonnine... però lì dentro ho trovato un poco di serenità che mi mancava. ho sciorinato nel silenzio dei miei pensieri tutti i miei sogni, tutto ciò che vorrei. e ho chiesto solo una cosa: la forza di farcela.

E se trovassi in questo modo mio di vedere la religione la forza di andare avanti, non sarebbe così male. devo solo trovare un parrino che mi caghi e che non mi prenda x scema se gli faccio delle domande precise e puntuali...

E colleziono sbagli.

Tipo il mandargli sms per sapere come va e cosa fa.
Ma almeno una volta al giorno voglio sentirlo... anche se so che è sbagliato.
Mi convinco che un pò gli manco, e così cerco di farmi sentire allegra per ravvivargli la giornata.
O per provarci, ecco.
Per fargli vedere la positività dentro un fiocco di neve.

Sperando e rincorrendo il sogno di noi.

A hupane, kaupane whiti te ra!

Ancora uno scalino, ancora uno scalino, un altro
fino in alto, IL SOLE SPLENDE

W Clint.

Davvero.
Forza e coraggio...coraggio e forza.
Che giornata difficile oggi. l'ho già detto?
Ho avuto talmente tanti pensieri addosso da lasciarmi un pò inebetita.
Domani treno ore 8.12: se nevica torno sotto le coperte. non oso immaginare come possa essere il tragitto MI PV in campagna...

anche se, anche se, ho voglia di provare ad andare, almeno per vedere un pò di questo spettacolo di ultima primavera che ci regala la natura...
intanto penso e ripenso a come avrei potuto e dovuto essere in questo periodo, quando Giulio aveva bisogno di me e io non c'ero. Dovevo essere un supporto e invece ero un ulteriore carico di ansia, bisogni, necessità. senza dare niente in cambio, o niente, o davvero poco.
Visto a posteriori mi faccio un pò schifo.
Ora vado a letto che domani è una giornataccia.
Ah: se nevica e torno a dormire, mi dedico a finire di scrivere una cosa. manca davvero poco.
It's good to be me!

martedì, marzo 09, 2010

E siedi sull'orlo dei miei pensieri, che la notte sa portare a te...

Che giornata pesante...
Freddo, vento, un sacco di neve.

Le lacrime mi si sono cristallizzate sulle guance. Che coraggio, di dirmi di non piangere.
Però gli manco. Anche se non so se credergli o no. questa è la cosa peggiore.
nell'ultima settimana ha cambiato solfa come se fosse un dado, e quindi sono un attimo sulla difensiva.

La gente x strada mi guardava piangere. ho suscitato compassione mentre esplodevo sul treno, sul bus, sul fiume.
Ho guardato l'acqua scorrere per una buona mezz'ora. mi sono persa dentro al vento gelido del 9 di marzo (mah!), controllando con lo sguardo le anatre che combattevano controcorrente.

Non so se riesco a partire x l'erasmus, ho trovato del sangue mentre facevo pipì, e decisamente, NON è un buon segno.
Sembra che lamia vita sia costellata da una serie di fattori negativi.
I dolori oggi erano molto forti e un paio di volte ho dovuto fermarmi. Ma ho deciso di ignorarli.
Tanto non importa a nessuno, men che meno a me. Voglio solo distruggermi, per ciò che ero, per come mi sono comportata, per non essere stata capace di cambiarmi.

La ferita sulla mano prude. 10 giorni pure questa.
E io che ricordo lui che me la curava e disinfettava e mi sembrava un gesto dolcissimo e infinito.
Pensavo: "tutte le ferite del mondo potranno guarire, se c'è lui vicino a me".

E invece.
Invece silenzi, su silenzi, su silenzi.
So che lui sta male, che non dorme, che non mangia, che quasi non lavora. Non posso aiutarlo io, perchè non mi vuole.

Che mondo di merda.
Possibile che non gli manchi nemmeno un pò?

A me lui sì...
Sempre.
Penso a lui sempre. In ogni momento. E' veramente difficile distrarmi.
E ho capito che non era scontato... basta.

Tremo anche oggi e le lacrime le ricaccio indietro con violenza. Aspetto ma mi pesa da morire...

lunedì, marzo 08, 2010

Continua la mia analisi di ciò che è successo, a mente lucida capisco che è stato tutto una enorme, gigantesca, incomprensione.
Non so dire esattamente quando è iniziata, ma dato la particolarità del mio carattere e la difficoltà nell'aprirmi, immagino sia iniziata molto tempo addietro.

Capisco che c'è una miscela esplosiva di base, fatta di negligenze mie, sue, nostre. Darci per scontati e immergerci dentro la vita quotidiana ha fatto il resto.
Ora bisogna lavorarci su, ritrovare un'armonia, una condivisione di qualcosa che possa aiutarci a tornare ad essere noi.
Ma come è possibile riuscirci?

C'è stato molto dolore in tutta questa situazione, ma io non ne accuso il peso. mi ha aiutato a capire chi io sia e cosa voglio nella mia vita, necessità virtù. La colpa del mio stare male era solo mia: ero diventata ossessiva compulsiva del mio partner, assorbendolo e asciugandolo come se fosse uno straccio troppo usato.
Ora che arriva la sera ed il buio, mentre cerco di rilassarmi in una casa non mia, i ricordi si fanno più atroci e violenti.

Io vorrei soltanto una cosa: la felicità. Se non si è felici, tutto va a rotoli...
E di nuovo, mi manca.

"E siedi sull'orlo dei miei pensieri, che la notte sa portare a te..."

Rita Levi Montalcini Dico ai giovani: non pensate a voi stessi, pensate agli altri. Pensate al futuro che vi aspetta, pensate a quello che potete fare e non temete niente. Non temete le difficoltà: io ne ho passate molte e le ho attraversate senza paura, con totale indifferenza alla mia persona.

Che dire...

Grazie Rita.
Devo imparare ad aggiungere Vita ai miei giorni.
Ancora una volta l'insegnamento di una anziana signora mi colpisce diritta al cuore...

Alterno stati emotivi uno sull'altro.

Questa situazione mi sta un filo stancando.
Oggi sono tornati dei dolorini, sopportabili. ho fatto finta che non esistessero.

Sono a Milano. ho ascoltato la conferenza dell'erasmus e tremo.

Tremo di paura, perchè spero che saremo-sarò,sarà- maturi abbastanza da andare avanti.
Tremo perchè non sto mangiando quasi più nulla... mamma si è preoccupata. Pilucco il cibo e lascio lì.
Tremo perchè questa mia vita mi sta sconvolgendo, ribaltando, come se fossi un guantino al vento.
Tante, troppe emozioni una sull'altra.

Devo darmi tempo... prendermi tempo. Dargli tempo.
Dedicated: devo dedicarmi a me. devo sperare, vivere. Proseguire.
Essere una persona sufficientemente carica da andare avanti... auff.

E dovrò essere interessante venerdì, dovrò essere sexy ma non eccessiva, dovrò essere bellissima ma non creare paura.

Sono ancora fatta di vetro, ma questo sta lentamente cambiando...

Decisioni.

Vado a milano per un pò.

così potrò stare lontana da questo farfallio di foto, regali, ricordi.
Ha bisogno di staccare lui e stacco pure io.

Non mi sono fatta sentire, e mi ha fatto gli auguri lui. buon segno? mah.
Il mio telefono sta strippando, mi sembra di avere addosso una maledizione e di essere passata da un catorcio ad un altro.
I ricordi di ieri sera si affollano uno sull'altro e stamattina un vago senso di malessere mi ha ricordato che devo iniziare a mangiare (sano) e a bere meno.

Che fatica questa situazione. mi chiedo cosa ne ricaveremo entrambi.
Lui si farà della chiarezza, io mi sto chiedendo tante cose, e forse è questo il problema.

Sono convinta che se ricominceremo a frequentarci, sarà più bello di prima. purchè entrambi siamo sereni e senza ansie...

Con un pò di lucidità ho cancellato gli sms dal telefono, e mi sono resa conto di come vedeva lui la nostra relazione.
ci vediamo? sì no forse.
Buonanotte, buongiorno.
Qualcosa sulle partite di calcio...
Qualche ammissione interessante sul fatto che io non ho superato e accettato la malattia...
Fine.
Abitudine.

Per me non era così, era un regalo meraviglioso ogni giorno, mi dava luce dentro il mio buco nero...

E io ciucciavo questa luce, senza dare nulla di più, per cercare di riemergere...

Ecco, questo periodaccio serve anche a me per capirmi. Per aiutarmi...

Chissà se ci ritroveremo. Andare avanti così per me è stupido... vorrei solo poterlo tranquillizzare, dirgli che non mi ha perso, che non mi perderà mai e che se entrambi vogliamo l'altro, dobbiamo vederci, e parlare, parlare, parlare.... senza dolore, ansie, solo parlare. di tutto e niente...


E intanto mi manca. Eccome..
Serata decisamente mia in sforzesca.
Ero attorniata da persone che mi capivano, che mi volevano bene.
E intanto inizio a essere socievole, a ballare, a ridere di mio fratello che canta "psiconano" sul palco.
Ah!

Senso di vuoto a parte, sto decisamente per fondare il club privatissimo dei cuori infranti. Stasera pure Alessio era in crisi con la sua ragazza e ci siamo asciugati un pò.

Controllo la mia vita come si farebbe con un pacchetto di sigarette mezzo vuoto. con quel dolore della conoscenza, della futura perdita. per ora va bene così.
Intanto domani vado a PV, poi non so se andare a fare gli allenamenti di Danza del Ventre (e quindi ricominciare anche ciò), o di chiedere ospitalità ai miei amici milanensis per evitare di fare cazzate.
Sì perchè a Vigevano è difficile cambiare giro-quasi impossibile- e ancor più trovare UN locale in cui io non abbia ricordi...

E mi sarebbe utile per evitare di combinare altre cagate, per cercare di staccare, e di dare a Giulio ciò che cerca...

Ma va bene così,
Senza Parole...

domenica, marzo 07, 2010

ok ahm...

BASTA.

basta piangere, basta disperarmi, basta.
Devo farlo per lui, per noi.Devo essere forte e andare avanti.

Che fatica però.
Cosa darei per poter essere lì.

Per poterlo sentire respirare, tranquillo, mentre dorme. Vedere la luce salire dalla finestra della stanza.
Svegliarlo piano, accarezzandogli il collo.
Preparargli il caffè.

Avevo imparato...

Mi sono svegliata oggi con una sensazione di vuoto da fare spavento.
Fuori non ha nevicato, fa freddo, ma è tutto del solito schifosissimo colore.
Dobbiamo prenderci del tempo, non sentirci, non vederci, capire se ci manchiamo, bla bla bla.

A me lui manca.
Mi manca il suo sorriso, il suo odore. LE sue mani, i suoi anelli. Mi manca sentirmi dire "dè, ragazzina", mi manca tanto, troppo,tutto.

Intanto guardo il telefono che è muto e silenzioso, e mi fa male da morire.
Possibile che non ci sia più nulla? che non ci sia più niente?
Che non provi più niente per me, che mi ignori così, che non mi scriva nulla dopo quella lettera...

Già, la lettera.
La cosa più intensa, positiva e bella che io abbia scritto nell'ultimo anno.
Chissà se gli è piaciuta. se almeno un pò lo ha scosso... se gli ha fatto capire qualcosa.
Non mi cerca, io guardo il telefono che non suona, che non parla...
E devo trattenermi dallo scrivergli, chiedergli come va, se sta meglio, se ha mangiato.

Quanto è difficile tutto questo. e doloroso...

sabato, marzo 06, 2010

userò questo periodo di "pausa" per pormi delle domande.

Cos'è una coppia?

Sono due individui avvicinati l'uno dal desiderio dell'altro che vogliono continuare a percorrere un periodo della vita (o tutta essa).

Cos'è il Desiderio?

E' l'attrazione fisica, mentale, che avviene tra due individui, dello stesso sesso o di sesso opposto per ragioni sessuali, di conoscenza, di amore.

Cos'è l'Amore?

E' un sentimento molto forte che ci porta a prenderci cura di ciò che è l'oggetto-persona in questione; ci porta a proiettarci in esso per capire quali siano i suoi bisogni e le sue necessità, cercando di soddisfarlo. Questo processo causa in chi dona un senso di appagamento totale, e in chi riceve un senso di beatitudine.

Cos'è la malattia?

E' una condizione fisica che attacca un pezzo del corpo di un essere vivente deteriorandolo. può essere fisica o mentale, e intacca diversi aspetti della qualità della vita percepita a seconda della sua lunghezza.

Oggi ho capito che sono stata io ad essere un fantasma di me stessa, per molto molto tempo.
non so cosa è stata la causa, se la malattia, il lungo percorso per accettarla, le cure fatte.
sta di fatto che non ho preso decisioni importanti per me, ho continuato ad accettare chi fossi come fossi senza pretendere niente.
Ora mi sento decisamente meglio. sono lanciata con l'erasmus-non quanto mi aspetterei di esserlo, ma sufficientemente per capire che è la strada giusta- un pò preoccupata per la quantità di cose che mi lascio dietro ma sono lanciata per quelle che avrei davanti. credo sia normale.
poi c'è la questione Giulio da sistemare, devo darmi da fare per capirlo, per capirmi, per migliorarci.
siamo arrivati fin qui, tra pianti e lai, così lontano da dove siamo partiti, che è un peccato fermarci. Possiamo farcela se entrambi ci apriamo uno con l'altro, se cerchiamo in tutti i modi di amarci di nuovo, e profondamente. io la vedo così.
Da parte mia, riprendendo ad amare ME e a vedere in me qualcosa di bello e meraviglioso è un salto di qualità enorme.
Mollare wow è stata la spinta a cercare altri modi per riempire le mie giornate, per capire CHI sono, dove vado, perchè.
Wow mi lasciava in una quiete fatta di daily quests, item epics, calcoli numerici, prestazioni. Richieste banali per passare del tempo in endorfina, senza pretese.
No, ora basta.
Ora io devo lottare per me, per costruire il MIO futuro, il mio modo di vivere, il mio luogo dove farlo.
Ora io voglio vivere chi ho in fianco, amare il suo profumo e i suoi nei. L'energia mi sta tornando assieme al non mangiare, ma credo sia dovuto al senso di panico di questi giorni.
Di colpo privata del supporto giornaliero che quotidianamente, io vampira, avevo succhiato da lui. Ho trovato in me la forza di andare avanti, in me e in ciò in cui credo.
Non voglio una famiglia standard, non voglio figli standard, non voglio una casa standard.
Ho dei gusti molto difficili, decisamente inarrivabili in alcuni casi, totalmente strani in altri.

Chi mi sta accanto lo sa, sono difficile, ma a chi apro il mio cuore, dò tutto.
E io che nell'amore ci credo. più di ogni altra cosa...

E quindi da oggi sono sola, ufficiosamente. Prenderò del tempo per me, per spalmarmi di creme, di idiozie da donna.

Aspetterò un pò per vedere se mi fa male quanto mi fa male. me ne farò una ragione, una ratio.
Però la mia testa è sua, ancora. sue le mie mani, suo il mio amore. quando sarà davvero finita... lo scopirò...
Io mi sento meglio: che bello il potere della carta e della penna. Ho chiarito cosa voglio, cosa sono diventata,come essere felice. Ed è fantastico riscoprirmi, riamarmi. Ritrovarmi!

Ora devo solo aspettare qualche ora, e sperare che non sia talmente timido da non dedicarmi nemmeno cinque minuti. e che mi guardi negli occhi un momento, per vedere che sono sincera...

Allora.

Basta demoralizzarmi, avere un ego sotto le scarpe, io non c'entro.
Quindi oggi c'è il sole, il free mind contest che mi interessa vedere, ho due o tre cose da fare al pc per ingannare l'attesa. inoltre dovrei lavarmi la faccia.

ho dormito poco,sono sveglia da troppo, e mi sento un'idiota.
non devo pressarlo. e quindi aspetterò.

comunque, mi sto facendo una ragione di questa situazione. posso solo aspettare e vedere come va.
certo non sarà facile, ma sono forte e coraggiosa, e voglio affrontare anche questo a testa alta.

inoltre ho la titti che dorme sotto le coperte e russa. ma si può avere un gatto che fa tutto sto casino?!?

gruppo cuori infranti

Stasera sono stata un fantasma.

lui mi girava attorno senza guardarmi. senza vedermi.senza amarmi... senza darmi un bacio, senza accarezzarmi la schiena.
tutto il dolore di questi giorni, tutta l'amarezza provata... io la ho buttata fuori.

ho guardato le stelle... ho chiesto aiuto.
chissà dove sono nonno e nonna. chissà quale coppia di stelle sono lassù... se mi guardano, se ci sono ancora.
mi mancano.
so ancora bene qual è il tono delle loro voci.

ora sto cercando di dare la buonanotte a chi di me non vuole più sentire-sto cercando di parlare con chi non mi vuole più ascoltare.
fa male da morire. e l'alcol annebbia tutto, assieme alla nausea.
oggi ho fatto il possibile per farmi del male.
e io domani cosa faccio?
gli dò spazio?
lo ignoro?

faccio finta di nulla?

mi chiedo cosa stia pensando di me.
se stasera tutta bella e truccata gli sono piaciuta appena un pò.
lo ho guardato come se fossi una statua di vetro...

spiandolo da lontano. immaginando la sua pelle e i suoi nei. sotto i vestiti...
sto provando a chiamarlo. è vero, è notte. ma ho bisogno, un bisogno fisico di sentire la sua voce. di ascoltarlo anche solo per un secondo, per un soffio di fiato.

"Dammi solo un minuto, un soffio di fiato, un attimo ancora...
stare con te è finita, abbiamo capito, ma dirselo è dura..."

Penso. a tutte le cose che ci siamo detti alle sei. alle sei e mezzo. ame che gli restituisco le chiavi, a me che guardo al jack il pulcino che ha lui sul comodino. al fantasmino che gli ho regalato come luce notturna...

io ho voglia di un suo abbraccio. ho voglia di sentirmi nelle sue braccia, di rilassarmi dietro una sua carezza. tutto quello che ho ricevuto oggi sono stati pianti e... fantasmi.

io fantasma di me, io fantasma del passato. io ignorata, io come se non ci fossi. sono riuscita a chiedergli una birra, e ho rimediato una vaga carezza dietro la schiena. e non è stato abbastanza...
ho continuato a guardarlo, ad amarlo anche stasera.

ho deciso di aspettare. aspetto per noi, per ciò che siamo stati, eventualmente per ciò che saremo.
io per te ci sarò sempre. basta chiamarmi... o chiedere.
e qualunque sia la tua decisione, io, la accetterò.

venerdì, marzo 05, 2010

Ciao nonnina

Ti ricordi
Un anno e mezzo fa.
Io ero disperata e tu mi hai guardato dicendomi: guarda nel tuo cuore, lì c'è la risposta. e poi mi hai sorriso.
Io ho guardato, guardato, guardato e ho scelto.
Ho scelto Lui. perchè la mia vita era più bella con lui. più intensa. più viva...

Come era entrato in casa abbattuto, e io dolorante lo ho preso per mano e gli ho detto che avevo scelto lui.
Io in quell'istante, ho deciso che avrei passato tutta la mia vita con lui.
E non me ne ero pentita sai? mai.
Nemmeno quando litigavamo, o non ci capivamo. Io avrei giurato che noi avremmo potuto affrontare tutto. Qualsiasi cosa.
E per me era così. Era bellissimo così.

E invece nonnina sai, ora lui non mi ama più. Ma io non mi riesco a fare una ragione, non riesco ad accettare che lui non mi ami. Non ce la faccio...
Nonnina ti prego, se sei lassù e mi stai guardando, dammi un pò di forza, ti prego. Mi manchi come non mai...
sono una cazzo di illusa.

cosa speravo?
che in qualche modo fosse solo un problema interno ed esterno. che forse fosse solo un momento. un periodo no.

invece, PORCO DIO BASTARDO, mi ha preso per il culo. Ah sì. ah sì. ho capito. tutto. ho capito.

BASTA.

NON GLI CREDERO' MAI.
anche stamattina è stata dura.

difficile. svegliarmi all'alba e sentire il vuoto. la solitudine. l'amarezza...

ci siamo sentiti, abbiamo pianto, però almeno ho il ricordo della sua voce.
è già qualcosa,e in un modo o nell'altro mi ha tirato su di morale.

ora torno a casa, cerco di non pensare troppo a questo, al dolore, al fatto che sono ferita, e mi organizzo per la serata.

E spero.
che non faccia male quanto sembra...

fuori piove...

e io sono arrabbiata.

mi sta passando forse, o è la stanchezza.

giornata piena di cose...

ho discusso per l'erasmus, devo sbattermi un pò, magari domani mi ci metto un pò.

intanto ho parlato tanto, ho cacciato indietro le lacrime, ho buttato via il dolore.
ho lasciato che mi attraversasse, e per ora sono rimasta io.

o forse è il fatto che sono lontana da casa e dalle foto, dalle cose.
la grande capacità dell'alcol e delle sigarette di appannare i pensieri. le risate e le foto con la parrucca... mi hanno tirato su di morale.

parlando, in tanti mi hanno detto la stessa cosa. è un comportamento concepibile, ma non nella nostra situazione. concordo.

io sono io. ho ciò che ho costruito nel tempo, gli affetti, gli amici. domani vado a recuperare il regalo x sciallo e devo darmi coraggio.
sì perchè domani sera sarà dura.

come comportarsi con chi è talmente egoista da dimenticarmi?

da ignorarmi?

Emi dice che una donna in questa condizione ha diritto ad avere tutto. ma non è ciò che voglio. non per ora.
tanti pensieri, le cose negative, le cose positive. sono cambiata.
la malattia mi ha cambiata. mi ha reso matura, comprensiva, mi ha reso donna. domina.

creatrice di vita, portatrice di sorrisi e di benessere.
intanto mi sono guardata allo specchio e io mi piaccio.
adoro i miei capelli lunghi, le mie anche femminili ampie e accoglienti, portatrici di vita. i miei piedini minuti, le ossa piccole delle mani.

c'è da capire cosa voglio io. che cosa intendo fare di me. io voglio solo essere felice... e magari avere qualcosa in cui investire.

ma la pazienza... mi sta passando. ho un senso di pietà che sta prendendo il sopravvento e un vago dolore nel vedere che mi sono illusa, pensando di avere un compagno accanto e non un "ragazzino" incosciente. per carità, le crisi succedono a tutti, ma dopo cinque anni e mezzo pensavo di meritarmi almeno la sincerità subito, non dopo giorni di sms e di preferisco stare solo.
non così. io ho bisogno di chiarezza, di forza, di energia. non di ansia, paure, demoni vari. capita, capita a tutti prima o poi. ma due volte in un mese, precisa, con le stesse meccaniche e la stessa motivazione, cazzo, mi fa sentire presa in giro.

l'intimità io l'ho sentita comunque.

già l'intimità... cos'è per me?
è stare insieme a guardare un film, è fare massaggi per mezz'ora, è baciare mentre si dorme, è curare una mano infangata e insanguinata. è abbracci, confidenza, affetto. fisicità...

ecco, la fisicità per me è minima. sto male, vado in panico appena qualcosa si avvicina lì, anche se è per farmi piacere. ho bisogno di sentire il mio corpo come un santuario chiuso lontano dal dolore. se niente si avvicina, se niente si aggira lì, se niente mi sfiora, io mi sento sicura.

la visita è andata bene. mi ha detto che allo stato attuale e per i prossimi mesi, ho il 90% di esser fertile. il che è ottimo, molto positiva come cosa.
però ho di nuovo aderenze tra ovaio e intestino, e quando devo andare in bagno è spesso critica e dolorsa.
io sento di non meritarmi chi mi ignora in questa condizione. chi non si sbatte, chi non cerca, chi non si informa. chi non legge, chi non mi ascolta. e poi mi dice "non accetti il fatto di essere malata". e tu lo accetti?

intanto le apette mi hanno aiutato a chiarire un pò di più la situazione. ho tanti commenti sul forum al mio stato d'animo, sento di avere un qualcuno che mi protegge da sopra e mi guarda, ascoltandomi. è magnifico. ed è il mio posto, il mio rifugio... la mia nota positiva.

"sii forte, non buttarti giù". ho addosso talmente tanta forza, energia, disperazione, che ormai, niente mi appare impossibile. in un modo o nell'altro ho affrontato di tutto in un anno solare..
la nonna è morta, dopo atroci sofferenze mie e di mamma;
io sono stata malissimo, 15 giorni dopo, per riprendermi dopo quasi due mesi;
ho affrontato una tesi e mi sono beccata pure l'insuccesso, benchè la mia media alta mi ha salvato;
ho superato la mia classica crisi pre natalizia riguardo i regali e le feste, liberandomi anche da quella sensazione di malessere.
Ho affrontato la seconda operazione a testa alta, anche se in mezzo a momenti di disperazione più nera. Cazzo, io valgo.

"prendi questo tempo anche per te" lo sto facendo. sto rivalutando la mia vita, le mie cose. e stavo per prenotare il treno per andare al raduno, ma non credo sia la cosa giusta... fuggire non lo è mai.
ecco questo è una cosa mia. non voglio fuggire, mai. nè tornare indietro. voglio andare avanti, vivere, vedere, esplorare. era molto che non mi sentivo così, e forse tutto sommato, a qualcosa questo è servito...

a farmi riscoprire chi sono davvero, qual è il mio carattere, come mi so imporre.
io non sono una persona che tesse la tela, la disfa e la ritesse aspettando. non sono Penelope. se mai sono Ulisse.
Viaggiare, vedere, scoprire l'alba di un paese sul mare. abbandonarmi al profumo dei mercati, alle grida dei venditori ambulanti, e poi tornare a casa dalla mia stella cometa. ecco, questo è bellissimo. questa sono io.

Penso a te prima di dormire
guardando il sole che fa spazio all'imbrunire
in questa terra lontana da casa
lontana da te che sei la mia casa
ovunque tu sia tu sei l'anima mia
sei un campo di malinconia
quando non sono da te
sei un campo di frutti dolcissimi
quando sei qui con me
contadino del cuore
la mia gioia mi costa sudore
io ti amo e fuggo lontano la misura di quanto ti amo è il pianeta
di ogni viaggio lontano da te sei la meta
io re magio tu stella cometa...
mi devo allontanare da te per vederti tutta intera
devo fare finta che non ci sei per scoprire che sei vera
questa sera la signora dell'albergo ha cucinato le patate
come le fai tu arrosto
un po' croccanti fuori e morbide nel cuore
proprio come le fai te... proprio
come te mangiandole mangiavo te come una comunione e son scappato via perché da
troppo amore non so respirare amore amore amore amore...
questa parola vista da lontano mi fa sentire un pellegrino un penitente
un cavaliere errante un mezzo deficiente
io ti amo e fuggo lontano la misura di quanto ti amo è il pianeta
di ogni viaggio lontano da te sei la meta
io re magio tu stella cometa

giovedì, marzo 04, 2010

sono 16 ore che non lo sento.

che non risponde ai miei sms di aiuto

e che non vuole vedermi, parlarmi, nel modo più assoluto.

ho dovuto costringermi a non andare a trovarlo ieri, ieri sera.
pensavo di andare a casa sua e di aspettarlo lì. e di amarlo come non mai. e di parlare parlare parlare. e di.. di qualsiasi cosa d'altro.

I ricordi mi colpiscono come pugnalate.

cinema.
serie tv.
concerti.
canzoni.
sole.
sorrisi.
baci.
pianti.
abbracci.

io non ce la faccio...

lui era la mia famiglia.

First nigh alone.

E' strano.

non poterlo sentire per dirgli buonanotte.

forse era questo che intendeva per abitudine?

ho paura.

di stare sola? di stare senza di lui?di stare senza un'uomo?

tante domande...

mercoledì, marzo 03, 2010

in aspettativa

Io.
Vorrei solo
poter far l'amore con lui.
dormire abbracciati.
Svegliarci assonnati ma con la pelle liscia di chi è soddisfatto.
sentirmi felice.
con lui. di lui.

sentirlo felice. con me. di me.
Avere un figlio nostro.
la casa, nostra.
forse abbiamo corso troppo.
troppi pensieri, troppe ansie.

e io che pensavo. speravo. spero. penso. che sia lui.
l'uomo della mia vita.

non lo so.
o forse sì.
troppo dolore.
troppo amore.
troppi ricordi.

troppe cose nostre lasciate così, tra la polvere e il dimenticatoio.

mi tiro su pensando sognando immaginando di essere felice. un giorno.
ma in tutti i miei sogni di felicità c'è lui.

c'è sempre stato lui. nella mia felicità c'è sempre stato Giulio.

martedì, marzo 02, 2010

dopo un mese.
ancora.

io non so cosa ho fatto. ma la colpa non è mia evidentemente.

e il bello è che non ho dato per scontato niente.
e che sognavo di creare qualcosa. famiglia.
sogni. vacanze.
musiche.
sorrisi sotto il sole. ancora. non ne sono mai sazia.
e invece c'è un "credo".
un "dubbio". ragionevole. o meno.
sono disperata.
assieme a tutto ciò che mi sta succedendo adesso. a ciò che mi sta capitando. anche questo. e io. io non so. dove ho sbagliato.
forse non ho sbagliato niente. ma ho fatto fatica a fare tutto per un pò.
c'è un "credo". e un "dubbio".

dolori e non...

E' passato più di un mese dall'operazione.

i dolori ci sono ancora.

lievi, ma sì, ci sono.

Io continuo a sperare di poter portare i collant prima o poi.

lunedì, marzo 01, 2010

sono stanca.

solo stanca.