giovedì, settembre 01, 2011

Presa da un raffreddore ostinato, mi sono contorta nel letto per un pò e mi sono presa una serata casalinga di relax. Devo rimettermi in pari con gli esami, in carreggiata per la tesi, per il lavoro, per tutto.
Sento Giulio un pò distante in questo periodo, non riesco a capire perchè. Sarà perchè ho appreso che gli piace stare solo a guardare quei film lì, ma in fondo è un uomo. Solo non pensavo proprio tutti i giorni. Cioè, non è che mi senta minata o cosa. ma vedo sempre gli avanzi lasciati, piccole tracce che mi fanno capire che è stato per i fatti suoi... e mi lacera. Mi fa pensare continuamente che non sono abbastanza. Continuo a chiedermi se quello che facciamo assieme sia sufficiente per lui. E io non lo so, perchè non ne parla. è impossibile parlarne per altro. Ho provato, dio solo sa se ho provato. Eppure lui guarda sempre la tv. E non guarda mai me. Oggi ad esempio mi sono avvicinata e l'h abbracciato, in cerca di coccole. e cosa stava facendo? guardava la tv. E non è la prima volta. Dormiamo assieme, ci addormentiamo.. lui guarda la tv. mi sembra che stia cercando un modo di evadere da me. Non so, forse sono stata troppo appiccicata a lui in questo periodo. Ogni tanto sclera con me e mi grida "ma che cazzo vuoi?" con quel ono lì, come se fossi la più grande rompicoglioni del mondo. E io sto male, al pensiero di fargli del male, di distruggerlo. Non so se questo comportamento è ascrivibile nella "violenza domestica" però un pò sì. alle volte mi sembra di vivere con un fantasma e alle volte invece di toccare il cielo con un dito. non capisco cosa ci sia che non va. forse stiamo mentendo a entrambi e ci siamo autoconvinti di qualcosa, non lo so, sto facendo supposizioni su supposizioni. l'altro giorno stavamo guardando il suo fb assieme -dico stavamo perchè io ero seduta al suo fianco- e non ha voluto che io vedessi un suo messaggio privato. da allora mi sono guardata bene dall'andare a cercare o fare chissà che. mi ha detto che ha bisogno dei suoi spazi e che non è giusto che io lo controlli. è vero,verissimo e sarebbe perfino più giusto se lui non avesse quelle 2 persone, dico 2, che non voglio che facciano parte della nostra vita. alle volte mi sento come se fossi un "riempitivo". una persona che lo aiuta a riempire un minimo di vuoto e finisce lì.come se non avessi il diritto di essergli amica.  io non ho problemi di sorta con le mie conoscenze, sono una persona limpida e mi sento pulita. non ho mai avuto tresche, non le ho mai cercate e quando capivo che qualcuno intendeva qualcosa lo allontanavo. perchè? perchè c'è lui... solo lui.
Non so forse sto condendo troppo questa cagata, ma da allora sento che qualcosa che non va c'è. E' strano, come se fosse una linea sottile di interferenza, che non mi permette di apprezzare a pieno lui. e il bello è che non so se l'ho creata io o se c'è sempre stata.
E' vero in passato ho controllato spesso il suo telefono o facebook. ma perchè? non gli viene in mente di chiederselo? perchè parlare con lui è come parlare con un muro. Non c'è dialogo nelle cose veramente importanti. non parliamo della mia malattia, non parliamo di noi, non affrontiamo i nostri discorsi. rimangono lì. e io scoppio dopo un pò. sono cresciuta in modo che io devo sapere tutto. cosa pensi cosa non pensi, cosa vuoi e cosa non vuoi. avrei così bisogno di sentirmi dire: ti amo, sei tutto per me. ma le parole non arrivano o arrivano solo via sms. sono un pò così. preoccupata. forse perchè mi ricorda il periodo in cui lui era in crisi, ecco... forse tutta la noce del discorso sta ancora nel fatto che io ho paura che mi lasci. che mi abbandoni. che trovi qualcuna che lui apprezzi più di me. e non è così difficile considerato il mio carattere. l'altro giorno ho provato a chiedergli in un modo il più neutro possibile queste cose via sms, e lui mi ha detto che ama solo me e che gli piaccio, di non preoccuparmi. e poi non ha più toccato il discorso. non si è preoccupato del cercare di capire come mai io mi senta così. no. è dalle ferie che non andiamo fuori assieme, io e lui da soli. è come se io fossi un accessorio, ingombrante ma gratificante... spero di sbagliarmi...

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