venerdì, giugno 25, 2010

Quello che sto per postare non è del tutto eticamente corretto.
cioè lo sarebbe se l'avessi scritto io.

lo ha messo sul forum APE una ragazza dal nickname di "Naima", non ho idea di come si chiami davvero, stiamo iniziando ad essere davvero tante, e qualcuna me la perdo per strada.

Ha scritto ciò che sento, da un pò.

e ovviamente oggi che la biblio è chiusa io non riesco a trovare la voglia di aprire un libro, ma non importa.

"Un foglio su cui scrivere liberamente, sapendo che nessuno commenterà, nessuno giudicherà, o se anche lo farà noi non lo sapremo mai, rappresenta una confessione, anzi meglio di una confessione perché nessuno ti potrà dire se ha fatto bene o male, se sei giusta o sbagliata, se per assolverti devi pregare o fare penitenza. Non avrai l’assoluzione, né la condanna, ma sentirai di aver condiviso con altri il peso o la felicità di un momento. E’ molto egoistica questa pagina pensandoci…. Non importa, forse è sano egoismo. Chissà quante altre persone stanno provando quello che sento io in questo periodo. Tanti avranno voglia di stare bene e sapranno che potrebbero stare bene se solo…. E via una lista di condizioni che non si verificheranno mai, perché sono semplicemente irrealizzabili o perché sappiamo già che tanto non le metteremo in pratica. Abbiamo ben presenti tutte quelle meravigliose frasi da manuale che ci insegnano come dovremmo vivere, magari siamo anche particolarmente prodighi nel comunicarle agli altri, come se noi poi riuscissimo a farne qualcosa di buono per la nostra vita. Saggi enunciati, perfetti per Facebook, corredati da incantevoli immagini. Niente di nuovo, niente che riesca seriamente a far breccia negli animi, cambiando sostanzialmente le nostre vite in meglio. Ci si prova comunque…. pour parler….
Ho cercato e continuo a cercare una guida, un sostegno, nella poesia, nella filosofia, nella musica, nella psicologia, tutto ciò che arricchisce la mia vita mi interessa e mi coinvolge. Il benessere, la felicità, la serenità, la gioia di vivere… sono un’altra cosa. Nulla di ciò che ho sperimentato finora mi ha veramente aiutata a sentirmi veramente bene. Forse non si può, forse non esiste questo completo stato di benessere psico-fisico. Non dico un perenne e perfetto stato di salute, impossibile per chiunque da raggiungere (vuoi non avere mai neanche un brufolo, un mal di testa, una carie, una laringite… no non questo!) ma una prevalenza di benessere, invece di una prevalenza di malessere.
Una prevalenza di serenità invece di una prevalenza di ansia. Una prevalenza di felicità invece di una prevalenza di insoddisfazione, pensieri, paura… Su questo cerco risposte e niente mi sta aiutando a stare meglio. Non mi sono arresa, continuo, insisto, esaurisco soldi, tempo, energie nella ricerca di un qualcosa che mi faccia stare bene, ma per ora la bilancia pende verso il – (meno). E mentre mi impegno in tutto questo, tra i doveri del lavoro e della casa, della famiglia, della società, la vita scorre anche troppo in fretta ed è fatta praticamente di queste cose. Sento che sta per arrivare una di quelle frasi da Facebook sul “hic et nunc”perciò smetterò in questo istante di scrivere."

Anche se per me la situazione è un pelo diversa - ho tanti momenti positivi - tutto sommato la capisco tanto.
e mi tocca leggere che ancora, di nuovo, noi donne siamo relegate a dover cercare da sole di capirci, ancora una volta.

*sigh*

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